La ricerca

Prima della riforma del 2010, i Dipartimenti erano strutture dedicate in primo luogo alla ricerca. Erano più piccoli, potevano raccogliere studiosi con competenze eterogenee, avevano personale dedicato esclusivamente alla gestione della ricerca. La trasformazione che abbiamo attraversato negli ultimi anni ci costringe ad adeguare le strutture per continuare a sostenere i gruppi di ricercatori e a favorire l'aggregazione di competenze eterogenee che sempre più spesso sono richieste dal mutare della società, della cultura e della tecnologia. Per questo, da molti anni Roma Tre sta puntando su una Agenzia della Ricerca, che di recente ha subito una ristrutturazione, della quale ci si augura di vedere presto i risultati concreti.
L'Agenzia deve avere innanzitutto il ruolo di raccordare la richiesta di ricerca che proviene dall'esterno con le competenze offerte dal nostro Ateneo. Deve favorire l'aggregazione dei gruppi di ricercatori in grado di proporre progetti vincenti.
Deve offrire le competenze specialistiche necessarie per redigere i progetti secondo le regole - talvolta assai complicate - richieste dai finanziatori: in particolare, deve tradurre le idee innovative dei ricercatori nel linguaggio richiesto dai valutatori europei. Segnalo che ho visto al lavoro i facilitators di università come Helsinki, Oxford o St. Andrews, e che la loro "traduzione" dei testi nella forma "europea" è stata determinante per i progetti vincenti ai quali ho partecipato.
D'altra parte, è essenziale che l'Agenzia conosca dettagliatamente le competenze dei singoli docenti, per fungere da raccordo fra i bandi pubblicati e i gruppi di ricerca che già esistono o che possono formarsi ad hoc.

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